venerdì 15 febbraio 2008

Le Querce Caducifoglie Italiane

Le Querce Caducifoglie Italiane

“..... mi è lecito affermare che il genere Quercus rappresenta la perfetta negazione del concetto di specie ...... si tratta di un immenso caos...... “ (Borzì, 1911)
Se nel 1911 un botanico siciliano scriveva queste parole, la questione non è migliorata con le nuove conoscenze, in quanto la maggior parte delle querce presenta una spiccata variabilità fra gli individui, che viene ulteriormente complicata dalla interfertilità che stabilisce un flusso genico non solo fra le specie ma anche all'interno di sciami di ibridi da loro derivati e fra gli ibridi e le relative specie parentali; i meccanismi di introgressione vengono quindi ad ampliare la gamma delle variabili fenotipiche intraspecifiche.
Tutto questo a dato origine a centinaia di specie quercine, ma le revisioni tassonomiche più recenti tendono a ridurre il numero delle specie mettendo maggiormente in risalto i caratteri simili (attualmente siamo intorno a 300 - 350 specie). Naturalmente anche la sistematica delle querce europee è investita da queste problematiche che hanno determinato non poche difficoltà ma, esclusivamente per le querce europee particolarmente seguita è la classificazione di Schwarz riportata in Flora Europea (1993) . Per questo autore esse appartengono a 3 sottogeneri: Quercus, Cerris e Sclerophy11odrys.
Data la vastità e complessità dell'argomento preferirei partire da alcune nozioni sistematiche del genere Quercus per poi concentrare l'attenzione esclusivamente sulle specie di maggior interesse.
Per avere un quadro generale ecco il seguente schema:

Schema Tassonomico delle Querce
Classe: Magnoliopsida
Sottoclasse: Hamamelididea
Ordine: Fagales
Famiglia: Fagaceae
Subfamiglia: Quercoideae
Genere: Quercus
Subgenere: Quercus Cerris Selerophyllodrys
Specie: Q. robur Q cerris Q. ilex
Q. petraea Q. suber Q. coccifera
Q. frainetto Q. macrolepis
Q. pubeescens Q. trojana

All'ordine delle Fagales appartengono specie arboree o arbustive con foglie semplici e alterne, i cui fiori, unisessuali, hanno perianzio totalmente o completamente assente, ma sempre insignificante; il frutto è un achenio più o meno racchiuso in un involucro. Questo ordine comprende 4 famiglie, tra cui quelle delle Fagaceae, caratterizzate dall'avere fiori non bratteati; frutti parzialmente o totalmente protetti da una cupola. Essa è rappresentata da 8 generi (tra cui Quercus), che vengono riuniti in 3 sottofamiglie, una è quella delle Quercoideae distinguibile dalle altre per avere i fiori maschili riuniti in amenti penduli e con ovario tricarpellare.
Nel genere Quercus come prima accennavo abbiamo per le specie italiane 3 sottogeneri,
caratterizzati da:
subgen. Quercus: foglie decidue o semipersistenti; ghianda maturante nell'anno. subgen. Cerris: foglie persistenti, semipersistenti o decidue; ghianda maturante di norma al 2° anno.
subgen. Sclerophyllodrys: foglie persistenti ed a lamina spessa; ghianda maturante in 1 o 2 anni.
Dopo questa breve introduzione possiamo incominciare a parlare delle nostre querce. Vorrei precisare che per non creare confusione tratterò le singole specie separatamente e l'ordine con cui verranno trattate non ha niente a che vedere con una maggiore o minore importanza dell'una rispetto all'altra.

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